ill. ginevra ballati
Ho immolato il volume II, spaiato, di "Notre Dame de Paris", senza rancore alcuno per Hugo.
... del resto chi non adora le barchette di carta?
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QUI la lista di Francesca Matteoni con il Coniglio Stringato
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QUI la lista di Francesca Matteoni con il Coniglio Stringato
4 commenti:
Per dire di quanto...Pistoia sia piccola. Un'amica mi segnala questo sito, che dice mi piacerà, io lo segnalo a Francy, che secondo me le sarebbe piaciuto, e lei mi dice che lo conosceva già, e difatti c'era già un tuo disegno sul suo blog. Riguardo la cosa che hai commentato di là...non è l'ultima versione, quella, né la prima. Ho fatto leggere, seguito qualche consiglio. Non mi sembra di scrivere molto bene, non mi sembra di scrivere come potrei, come dovrei. E tu, disegni come pensi potresti? (-;
Grazie di aver lasciato traccia del passaggio, ginevra.
(andrea)
....e da ciò evinco che Pistoia è veramente un villaggio travestito da città.
per rispondere alla tua domanda: io passo dall'esaltazione alla fase del buttare fasci di tavole nella stufa. quindi no, non penso di disegnare bene quanto vorrei/potrei.
questo è il cancro di (quasi) tutti i creativi.. la cui autostima viene puntualmente salvata da osservatori, lettori e altri adorabili organismi meno puntigliosi e più magnanimi.
rivestendo tali panni dico che il graal funge bene così.
un furbo mi diceva che troppe pennellate rovinano un quadro ;)
Pure Mozart secondo alcuni metteva "troppe note"...however. Ti lascio l'ultima versione, del graal. (Almeno le tavole riscaldano, i files rimangono freddi, sullo schermo, più o meno)
Non c'è assenza di parole
che non sia presenza di pensieri,
non c'è in questo sguardo vuoto
che il riflesso di un ricordo sepolto
a cui donare nuovo sangue:
il resto di ciò che è dentro di me.
Non c'è attesa di un gesto
che non sia tensione di uno sguardo,
non c'è in queste mani
che l'intenzione di un sacrificio,
e nello stringere il suo collo
compie il passo definitivo.
Non c'è tempo di un sorriso
a coprire la quieta nostalgia
che violenta in un saluto
tempi e spazi
di sguardi, di gesti, di passi e parole,
nella pelle fino al sangue.
Non c'è sangue che dalla bocca
non sia accolto in una coppa.
Non è una sacra coppa di legno,
ma un graal di mani a riceverlo,
e il mio volto riflesso nel rosso
si immerge e purifica.
ah! vedi i pregi del rimanere fedeli alla carta?
per il graal, grazie! il fatto che sia in mutamento continuo lo rende molto vivo.
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