venerdì 30 dicembre 2011
sabato 17 dicembre 2011
martedì 6 dicembre 2011
sabato 26 novembre 2011
sabato 12 novembre 2011
mercoledì 2 novembre 2011
your crystal fragments: ginevra ballati
Sono frantumata in tanti pezzi, non sono più una...
vedo il biancospino selvatico scuotere la sua ombra nel deserto.
V.W.
martedì 18 ottobre 2011
--- : ginevra ballati
( dannata trappola
trappola
cadere
cadere senza pericolo
non c'è bellezza senza pericolo
non c'è bellezza senza pericolo
e non c'è amore
neanche amore
senza pericolo)
Einstürzende Neubauten
martedì 11 ottobre 2011
mercoledì 5 ottobre 2011
martedì 27 settembre 2011
chant d' automne: ginevra ballati
... e inseguire un sapore d'estate calda e bianca
nel giallo ultimo raggio sospeso all'orizzonte!
C.B.
martedì 20 settembre 2011
lunedì 12 settembre 2011
venerdì 9 settembre 2011
La Siepe: ginevra ballati
Questo progetto risale ormai allo scorso anno.
Illustrazioni mie, mentre testo, grafica e idea primigenia sono di Andrea Rinaldi .
La storia, in brevissimo, parla di tre ragazzini e dei mostri veri e immaginari che infestano il bosco oltre la Siepe.
La qui presente bestiaccia appartiene alla seconda, beneamata, categoria.
Oh Coeur!
martedì 30 agosto 2011
hor - ginevra ballati
Scusa, non posso parlare più forte.
Non so quando riuscirai a sentirmi, me che ti parlo.
Ma riuscirai mai a sentirmi?
Il mio nome è Hor.
Ti prego, accosta l'orecchio alla mia bocca, per quanto tu possa essere lontano, ancora adesso o sempre.
Altrimenti non posso farmi capire da te.
E, anche se ti degnerai di esaudire la mia preghiera, resteranno tanti silenzi che dovrai riempire da solo.
Ho bisogno della tua voce, quando la mia viene meno.
M.E.
martedì 23 agosto 2011
agli ultimi draghi superstiti: ginevra ballati
Guardando da lontano-lontano un certo racconto di Buzzati.
"Mi pare che sia finita" disse l' Andronico.
Così infatti sembrava. L'ostinatissima vita stava uscendo dalla bocca del drago.
Nessuno aveva risposto al suo grido, in tutto il mondo non si era mosso nessuno.
D.B.
domenica 14 agosto 2011
martedì 9 agosto 2011
mercoledì 3 agosto 2011
mercoledì 27 luglio 2011
martedì 19 luglio 2011
martedì 12 luglio 2011
martedì 5 luglio 2011
domenica 26 giugno 2011
martedì 21 giugno 2011
martedì 14 giugno 2011
martedì 7 giugno 2011
martedì 31 maggio 2011
mercoledì 25 maggio 2011
sabato 21 maggio 2011
olio : ginevra ballati
un esperimento a pennellate giganti.
olio, carta, matita, petali, penne di tortora e oro leggermente fasullo su una tavola 35x80.
martedì 17 maggio 2011
a place of disaffection : ginevra ballati
Aglio e zaffiri nel fango
bloccano l'asse della ruota che affonda.
Il filo che trilla sangue
canta sotto inguaribili cicatrici
e ricompone guerre dimenticate.
La danza attraverso l'arteria
la circolazione della linfa
sono raffigurate nel corso degli astri
ascendono all'albero verso l'estate
noi saliamo più in alto dell'albero
mobile in luce sulla foglia variegata
e udiamo, sotto di noi, sul piano acquitrinoso
il cinghiale e il veltro
seguire la legge di sempre
ma fra stelle riconciliati.
Nell' immobile punto dell' universo che ruota.
Nè la carne, nè la sua privazione;
non avvicinamento o fuga; nell' immobile punto, dove è la danza
ma non l' arresto, nè il movimento. E non chiamarla fissità,
dove e passato e futuro sono raccolti.
Nè avvicinamento nè fuga, nè ascesa nè declino.
Eccetto per il punto, il punto fermo
non ci sarebbe danza, e c'è solo danza.
Io posso dire soltanto, là siamo stati: ma non posso dire dove.
E non posso dire per quanto, perchè sarebbe situarlo nel tempo.
L'intima libertà in rapporto al desiderio pratico,
la liberazione dall' azione e dalla sofferenza, la liberazione dall' intima
ed esteriore contrizione, sebbene circondate
da una grazia del senso, da una bianca luce mobile e ferma,
Erhebung senza moto, concentrazione senza eliminazione,
un nuovo e insieme il vecchio mondo reso chiaro, compreso
nel compimento della sua estasi parziale,
nella risoluzione del suo orrore parziale.
E tuttavia la trama del passato e del futuro
tessuti nella debolezza del corpo che muta,
protegge l'umanità dal cielo e dalla dannazione
che la carne non può sopportare.
Passato e futuro
permettono solo una minima consapevolezza.
Essere consci non equivale ad essere nel tempo
ma solo nel tempo può essere ricordato
il momento nel giardino di rose,
il momento sotto la pergola dove batteva la pioggia,
il momento nella chiesa colma di vento nell'ora che il fumo ricade;
ravvolti nel passato e nel futuro.
Solo attraverso il tempo il tempo è conquistato.
bloccano l'asse della ruota che affonda.
Il filo che trilla sangue
canta sotto inguaribili cicatrici
e ricompone guerre dimenticate.
La danza attraverso l'arteria
la circolazione della linfa
sono raffigurate nel corso degli astri
ascendono all'albero verso l'estate
noi saliamo più in alto dell'albero
mobile in luce sulla foglia variegata
e udiamo, sotto di noi, sul piano acquitrinoso
il cinghiale e il veltro
seguire la legge di sempre
ma fra stelle riconciliati.
Nell' immobile punto dell' universo che ruota.
Nè la carne, nè la sua privazione;
non avvicinamento o fuga; nell' immobile punto, dove è la danza
ma non l' arresto, nè il movimento. E non chiamarla fissità,
dove e passato e futuro sono raccolti.
Nè avvicinamento nè fuga, nè ascesa nè declino.
Eccetto per il punto, il punto fermo
non ci sarebbe danza, e c'è solo danza.
Io posso dire soltanto, là siamo stati: ma non posso dire dove.
E non posso dire per quanto, perchè sarebbe situarlo nel tempo.
L'intima libertà in rapporto al desiderio pratico,
la liberazione dall' azione e dalla sofferenza, la liberazione dall' intima
ed esteriore contrizione, sebbene circondate
da una grazia del senso, da una bianca luce mobile e ferma,
Erhebung senza moto, concentrazione senza eliminazione,
un nuovo e insieme il vecchio mondo reso chiaro, compreso
nel compimento della sua estasi parziale,
nella risoluzione del suo orrore parziale.
E tuttavia la trama del passato e del futuro
tessuti nella debolezza del corpo che muta,
protegge l'umanità dal cielo e dalla dannazione
che la carne non può sopportare.
Passato e futuro
permettono solo una minima consapevolezza.
Essere consci non equivale ad essere nel tempo
ma solo nel tempo può essere ricordato
il momento nel giardino di rose,
il momento sotto la pergola dove batteva la pioggia,
il momento nella chiesa colma di vento nell'ora che il fumo ricade;
ravvolti nel passato e nel futuro.
Solo attraverso il tempo il tempo è conquistato.
T. S. Eliot Quattro Quartetti, Burnt Norton, II Tempo
mercoledì 11 maggio 2011
giovedì 5 maggio 2011
venerdì 29 aprile 2011
lunedì 25 aprile 2011
Nero: ginevra ballati
tutte le ill. china, acquerello, acrilico, collage: ginevra ballati
It is as black as Malevitch's square
The cold furnace in which we stare
A high pitch on a future scale
It is a starless winternight's tale
The cold furnace in which we stare
A high pitch on a future scale
It is a starless winternight's tale
Einstürzende Neubauten
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